giovedì 13 settembre 2007

Artefatti.it

Guardate un po' questo sito perché è davvero bello! www.artefatti.it


Ammetto di averlo scoperto in quanto Bobo (l'autore che si cela dietro la firma Artefatti) è romanista e in particolare collabora con il quotidiano Il Romanista. Però anche le vignette che non parlano di Roma sono bellissime!

martedì 11 settembre 2007

Jesús Ibáñez Alonso "Publicidad: La Tercera Palabra de Dios"


Non so se dopo l'esame continuerò a tenere questo blog, vuoi per il tempo, vuoi perché non mi piace molto come mezzo di comunicazione.
In ogni caso questo voglio lasciarvelo, spingervi magari a cercare questo libro importante per tutti, molto di più per quelli di voi che vogliono entrare in pubblicità. In questo libro, che è pura letteratura prima ancora che sociologia, Ibáñez dice :

In principio era il verbo, la prima parola è Dio in quanto "essere". Non gli manca nulla e la sua espressione è il discorso, così come lo è per i Re assoluti: uno parla gli altri ascoltano.

La seconda parola è Gesù, Dio in mezzo agli uomini. La sua espressione è il dialogo, nel mondo reale è il Politico: c'è un feed-back tra chi parla e chi ascolta e può rispondere.

La Terza parola è lo Spirito Santo, Dio è assente e allo stesso tempo dentro ognuno di noi. La stessa cosa avviene nel controllo sociale...Non più un controllo visibile e tangibile, ma invisibile (e per questo più efficace) ed estremamente diffuso grazie alla pubblicità. La sua espressione è l'annuncio (apostolico/pubblicitario).

Il tutto si riassume in tre parole che concentrano in esse tutta la riflessione di Jesús Ibáñez.
"Mañana, cadaveres, Gozaréis."
ovvero:
"Domani, cadaveri, Godrete"

Prese tutte assieme formano il discorso religioso. La chiesa ci chiede oggi qualcosa (fedeltà, impegno, rispetto dell'Ordine) e mette i frutti di questa obbedienza (Godrete) in un tempo futuro (Domani) al di là delle nostre esistenze (Cadaveri).

Se togliamo la condizione di morte otteniamo: "Domani, Godrete". E' il discorso politico. La politica ci chiede oggi un voto, il rispetto dello status quo, l'obbedienza alle leggi in cambio di una promessa: la promessa di costruire un mondo migliore di quello precedente (Godrete). Anche qui il mantenimento della promessa si situa nel futuro (Domani).

Se togliamo questo futuro e lo portiamo al presente ci rimane "Godete". E' palesemente il messaggio pubblicitario, ci chiede di comprare un prodotto promettendo benefici immediati.
Benefici che stanno però nell'immaginario, da qui la forza del controllo tramite la pubblicità: Ricevere senza Dare.



Esempi? Vodafone, "tutto ruota attorno a te", Mediolanum, "Progettata intorno a te" Renault "pensa nella tua impresa come tu stesso"...... Immagino che quelli di Vodafone, Mediolanum e Renault non dormano la notte per accontentarmi e farmi sentire importante!!!
Pensiamo poi alla pubblicità dei Togo, la tipa che si mangia un Togo in una vasca dove 10 energumeni le fanno l'idromassaggio a fiato. Non mi sembra difficile cogliervi un messaggio subliminale. Certo si può dire che è una esagerazione per far colpo...eppure quando sono depresso mi viene voglia di mangiar schifezze, o magari di andar fuori a comprarmi vestiti costosi... perché nella pubblicità chi le indossa era bello e pieno di sé, e se la mia carriera è andata male accenderò un mutuo per comprarmi un Q7 o un Cayenne, perché nella pubblicità sei quello che hai.

Quello che vuol dire Ibáñez è che, sebbene sia dimostrato che non c'è corrispondenza diretta tra pubblicità di un prodotto e consumo di quel prodotto (si dice che lo spot è effimero), la manipolazione pubblicitaria esiste nel complesso. Se uno spot di 30 sec non influisce nelle mie abitudini, 17 minuti di spot in media ogni ora televisiva (per non parlare di radio e cartellonistica) faranno in modo di convincermi a fare una cosa sempre e comunque: Consumare.

Ci sono le guerre, persone che muoiono di fame e di malattie che da noi son scomparse 100 anni fa, c'è la corruzione politica, c'è lo sfruttamento dei lavoratori...ma non ci sarà un altro '68 perché siamo convinti che l'importante per essere felici è consumare, e che il capitalismo è il miglior mondo in cui possiamo vivere, perché tutto ruota ed è progettato attorno a me (Davide Sola) e che il Capitalismo mi vuole bene e mi conosce come Dio.